E incredibile che i fotografi passino anni o addirittura una vita intera, cercando di catturare dei momenti che messi insieme non equivalgono nemmeno a un paio di ore.
– James Lalropui Keivom –
Ricordo un tempo in cui vedevo apparire lentamente, dentro una bacinella con chimici e acqua, l’immagine impressa sulla carta fotografica. Ricordo tutto il tempo che serviva, dal momento dello scatto alla stampa finale, per ottenere una singola fotografia.
E non dimentico di sicuro gli album dei miei primi clienti, fatti di pagine separate da carta di riso, su cui andavano attaccate le fotografie stampate con del nastro biadesivo.
Oggi, dopo ventiquattro anni dal mio esordio come fotografo professionista, tutto il mondo della fotografia è cambiato: il digitale ha portato molte evoluzioni e tantissime rivoluzioni in questo settore, velocizzando il processo di acquisizione dell’immagine e semplificando il modo in cui si ottengono ottime fotografie.
Ma soprattutto mi consente di modificare ogni singolo scatto con una facilità ed una creatività semplicemente impossibili nell’era dell’analogico.
Ed è grazie a questo costante progresso tecnologico che oggi riesco ad avere un processo di editing sempre più ottimizzato nelle tempistiche e nell’affinamento della qualità finale, potendomi permettere uno stile riconoscibile e costante, sempre in evoluzione ma altresì distinguibile all’interno del mio mercato.
Questi toni pastello, questo effetto “matte” vintage e queste pose al limite fra una fotografia di matrimonio spontanea ed uno scatto di alta moda completamente strutturato e organizzato, hanno reso possibile una mia identità precisa che indirizza le coppie di futuri sposi a rivolgersi a me senza dubbi sul risultato finale.
Tra gli stili più utilizzati per il racconto delle nozze figura sicuramente lo stile tradizionale. Questo stile si addice a tutti coloro che hanno l’esigenza di scatti strutturati e studiati in anticipo per sfruttare al meglio l’ambientazione e raggiungere risultati di ottima qualità.
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Negli ultimi anni sempre più coppie si affidano invece allo stile reportage, abbandonando i canoni impostati dello stile tradizionale: si basa su scatti della rappresentazione documentaristica delle nozze. Le caratteristiche sono principalmente due: naturalezza degli scatti e fotografo praticamente invisibile. Nel primo caso la coppia si godrà il proprio ricevimento mentre il fotografo catturerà i momenti più belli senza pose, nel secondo caso la bravura del fotografo verterà nel sembrare quasi un fantasma e non si avvertirà la sua presenza durante i festeggiamenti.

Ci sono invece coppie che amano stare al centro dell’attenzione che dopo mesi nell’aver curato ogni minimo particolare vogliono essere protagonisti del giorno. Lo stile d’alta moda è allora la scelta più opportuna per garantirr un’altissima qualità fotografica incentrata sui particolari, mettendo in luce gioielli, bomboniere e tutti quei dettagli spesso lasciati a loro stessi.
Questo stile, non utilizzato da tutti, si rivolge a coloro che amano la moda e vogliono valorizzare il proprio stile in un giorno così importante. Il matrimonio rappresenta anche la personalità degli sposi ed è quindi essenziale che si adatti il proprio modo di essere allo stile desiderato. Amare il mondo della moda può essere la scusa perfetta per utilizzare questo stile anche in uno dei giorni più importanti della vita.

Il mio stile è un mix di tutti questi, garantendo discrezione e naturalezza nel racconto della giornata degli sposi, massimizzando al tempo stesso i loro caratteri e tratti salienti con alcuni momenti leggermente più costruiti con il totale coinvolgimento e divertimento dei novelli sposi.
Parallelamente a questo innovativo stile fotografico, sto lentamente ma inesorabilmente abbandonando anche il bianconero a favore del colore, soprattutto in questo stile pittorico che ho avuto l’onore di introdurre nel settore matrimonialistico.
L’attrezzatura è parte fondamentale nel processo creativo, inutile dire il contrario: dalla scelta delle macchine fotografiche e degli obiettivi, al computer e tutti i suoi accessori con cui post produrre. E questo potrebbe essere un argomento che le coppie dovrebbero studiare ed affrontare con il fotografo, a tutela personale, per capire innanzitutto se è il fotografo stesso a curare tutta la filiera produttiva, dallo scatto alla stampa o, invece, se si affida ad editor esterni per la post produzione.
Spesso mi viene chiesto come la penso a tal proposito e la mia risposta, dopo ventiquattro anni di lavoro, è sempre la stessa: essendo una forma di arte creativa e personale, la fotografia va creata dallo scatto alla post produzione dall’artista. Chi non fa così, semplicemente non ha cura della propria creatività, del cliente che lo ha scelto per le foto mostrare pubblicamente (che magari sono proprio le poche post prodotte direttamente dal fotografo e con cui si identifica sul mercato) e della propria individualità professionale.
Dal 1999 sviluppo e post produco ogni singolo scatto da me realizzato per garantire coerenza con quanto proposto agli sposi, per poter capire pregi e difetti della mia tecnica e migliorarla costantemente laddove necessario.
Scatto con fotocamere Sony e pretendo che chiunque voglia affiancarmi come secondo fotografo, laddove non abbia a disposizione il mio fedele assistente da una vita, utilizzi lo stesso brand al fine di garantire qualità e affidabilità. Un autofocus preciso e una resa cromatica omogenea sono due aspetti essenziali per chiunque voglia garantire un risultato di alto livello al cliente finale. Ad oggi, Gennaio 2023, io ed il mio team lavoriamo con Sony Alpha 1, A9II, A9, A7C, A7III, A7RII. Il meglio attualmente reperibile sul mercato.
Per la fase di editing invece, da sempre lavoro con computer Apple, sinonimo di affidabilità ed efficienza, per evitare inutili perdite di tempo e ottimizzare il mio flusso lavorativo. Con l’introduzione dell’architettura Silicon di Apple, anche i software più impegnativi utilizzati per la selezione e l’editing (Adobe Lightroom, Photoshop) sono diventati improvvisamente reattivi e fluidissimi. Lo studio oggi comprende postazioni Mac Studio e portatili Apple di ultima generazione, monitor Studio Display a garanzia di una resa cromatica costante e realistica con quanto ripreso in fase di scatto ma, soprattutto, acquisiamo costantemente un know how volto al perfezionamento dello stile per cui veniamo scelti.

La creazione di LUT personali garantiscono una assoluta esclusiva della resa finale, unita ad un ritocco e modifica individuale per ogni singolo scatto anche se, naturalmente, per ogni servizio concentriamo le energie su quelle due o tre fotografie che per noi sono il “best of”. Sono gli scatti che verranno poi utilizzati per pubblicizzare lo studio e per far conoscere il nostro stile ai nuovi clienti.
In conclusione, se oggi fossi un cliente di uno studio fotografico, vorrei essere informato su tutto il processo creativo del fotografo sin dalla fase di scatto, fino alla stampa finale del libro. Conoscere le tecnologie con cui lavora, le tecniche e la metodica dice molto sulla professionalità della persona che abbiamo davanti e, in un mondo dove molti si improvvisano professionisti, risulta facile cadere in trappole commerciali di personaggi di scarso spessore professionale.


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